"Ghost Detainee - Il caso Abu Omar" è un film che narra la storia vera di Abu Omar, un cittadino egiziano residente in Italia che nel 2003 venne rapito dalla CIA e trasferito in Egitto, dove fu sottoposto a torture e interrogatori illegali.
La trama si concentra sulla vita di Abu Omar prima del rapimento e su come, a seguito degli attentati dell'11 settembre, gli organismi di sicurezza internazionali iniziarono a monitorarlo e considerarlo un possibile sospetto terrorista.
Un giorno, mentre Abu Omar sta andando al lavoro, viene improvvisamente prelevato da un gruppo di uomini mascherati e portato in un luogo sconosciuto. Qui, viene sottoposto a pesanti torture fisiche e psicologiche al fine di ottenere informazioni su presunti legami con organizzazioni terroristiche.
Nel frattempo, la moglie di Abu Omar, Hiam, scopre la scomparsa del marito e inizia a indagare. Si rende conto che gli organismi di sicurezza italiani sono a conoscenza degli avvenimenti ma sembrano non voler intervenire. Inizia quindi una lotta per cercare di far luce sulla situazione e riportare a casa Abu Omar.
Nel corso della storia, vengono mostrate le dinamiche politiche e diplomatiche che coinvolgono l'Italia, gli Stati Uniti e l'Egitto, evidenziando come quest'ultimo possa essere coinvolto nell'estradizione e nella tortura di cittadini stranieri sospettati di terrorismo.
Attraverso flashback, il film esplora anche la vita di Abu Omar in Egitto dopo la sua liberazione, mostrando i suoi tentativi di ricostruire la sua esistenza e denunciare i responsabili delle torture subite.
"Ghost Detainee - Il caso Abu Omar" è un film che cerca di sensibilizzare sul tema dei diritti umani e sulla pratica del rapimento e della tortura extragiudiziaria. Offre uno sguardo approfondito sulle conseguenze psicologiche e politiche di queste azioni e mette in luce le sfide che le vittime e i loro familiari devono affrontare nel cercare giustizia e riparazione.