Il film "Vita da gatto" diretto da Guillaume Maidatchevsky racconta la storia di Romeo, un gatto domestico abituato alla comodità della vita in una casa di città. Un giorno, per errore, Romeo finisce dentro una scatola d'imballaggio e viene spedito in una destinazione sconosciuta.
Il film segue le avventure di Romeo mentre cerca di sopravvivere in un mondo ostile e sconosciuto per lui. Si imbatte in gruppi di gatti randagi che devono fare i conti con la mancanza di cibo e rifugio, con l'incessante lotta per il territorio e con l'inquietante presenza di altri animali predatori.
Romeo dovrà imparare a combattere per la sopravvivenza e stringere inaspettate alleanze con altri gatti randagi per difendersi dai pericoli. Nel corso della sua avventura, Romeo scopre il vero significato dell'essere un gatto, imparando a cacciare, a comunicare con gli altri gatti e a trovare un senso di appartenenza con la sua nuova "famiglia" di strada.
Parallelamente alla storia di Romeo, il film mostra aspetti più intimi della vita dei gatti domestici, riflettendo su come essi possano facilmente percepire come smorzata e limitata la loro esistenza in un ambiente confinato. Mentre Romeo lotta per la sopravvivenza, i suoi proprietari umani si rendono conto della sua assenza e iniziano una disperata ricerca per ritrovarlo.
La trama di "Vita da gatto" si sviluppa attraverso una combinazione di scene d'azione mozzafiato del mondo dei gatti randagi e del lento viaggio di Romeo verso la riconciliazione con la sua vita domestica. Il film offre spunti di riflessione sulle differenze tra la vita domestica e quella selvaggia, sull'importanza del legame tra gli animali e le loro origini e sulla capacità di adattamento e resilienza degli animali.